provincia si è svolta presso la "Fattoria Antica Forconia", in via Inciampa la notte a L’Aquila. I gentilissimi proprietari Alfredo e Mara ci spiegano che il nome della via deriva dalla presenza nell'antichità di una Cantina dove i viaggiatori si rifocillavano… ed inciampavano. Ai nostri tempi cominciano i navigatori ad inciampare ma giunti alla fattoria si schiarisce tutto e veniamo accolti con trebbiano fresco in una struttura ampia e ben ristrutturata. Bel posto! E belli e raffinati gli antipasti che cominciano con ricotta di mucca con mostarda di rabarbaro, verdure gratinate dell'orto e torte rustiche con verdure e con pecorino. Il pane fatto in casa è ottimo e si continua con pallotte cacio e ovo, caponata con uova di quaglia, involtini di melanzana con caciotta affumicata e basilico; crepes con speck, provola affumicata e pomodorini. Ogni tanto il gentile titolare ci intrattiene (e ci permette una pausa) con vari racconti, tra i quali quello di accompagnamento alla coratella di agnello fatta seconda l’antica ricetta delle monache di Clarissa del Convento di Galliano Aterno. Per chiudere in bellezza una prelibata pecora alla cottora. Tra le varie chiacchiere quasi non ci accorgiamo del cambio dei piatti e delle bottiglie dell’ottimo montepulciano (i vini sono di Ofena, cantina Valle Tritana) che arrivano i primi: zuppa di rigatoni con legumi e pecorino (invenzione della cuoca) e reginelle al sugo di papera. Il servizio è rapido e dopo una piccola pausa nel bel porticato, complice l’assenza degli aspiranti Paff, subito sotto coi secondi meraviglia: agnello agli agrumi e arrosto di maiale con cavolo nero, accoppiata vincente. Come contorno ammiriamo le bistecche di pomodoro dell’orto (bei frutti che arrivano a pesare fino ai 1,4 Kg) e la “jotta” con verdure al forno immerse nel pane grattugiato. Che dire? Bella serata e bella atmosfera e bel pasto. Ma non è finita, i dolci: torta di crema con frutti di bosco e trionfo di lamponi e ribes. Per digerire? Caffè, genziana, ratafia e alloro. Inciamperemo?