Az. Agr. Villa Medoro

Az. Agr. Centorame

Az. Agr. Orlandi Contucci Ponno


La divulgazione della cultura e del fascino del vino, con un occhio di riguardo all’universo giovanile, rappresenta senz’altro la finalità principale di Cantine Aperte, la manifestazione organizzata dal Movimento Turismo del Vino e giunta con soddisfazione alla sua tredicesima edizione con il coinvolgimento di circa 800 cantine per circa un milione e 200 mila enoturisti. (Leggi il "Decalogo dell'accoglienza")

L’Agritour Teramo, in piena sintonia con lo spirito dell’evento, ha partecipato con una sua delegazione visitando tre cantine della provincia di Teramo; con noi anche la piccola Chiara, mascotte del gruppo.

Il tour è iniziato da una cantina relativamente giovane ma già favorevolmente affermatasi sul mercato, l’azienda agricola Villa Medoro di Fontanelle di Atri conosciuta al pubblico soprattutto per il suo vino di punta, il Montepulciano d’Abruzzo “Il Rosso del Duca”, premiato al Vinitaly nel 2003 con il diploma di gran menzione. Notiamo subito la piena adesione da parte dell’azienda allo spirito dell’iniziativa: cantina facilmente raggiungibile e ben segnalata, degustazione guidata da due sommelier iscritte all’Ais e disponibilità da parte della proprietà, degnamente rappresentata dalla direttrice commerciale Francesca Morricone, alla visita guidata della cantina; ad arricchire la degustazione il caseificio O’Hara di Villa Vomano, presente con uno stand ricco di propri prodotti. Da segnalare, tra i vini degustati l’ottimo Montepulciano d’Abruzzo Cerasuolo, vino dal colore rosso ciliegia e con buoni sentori di frutti di bosco. Per aiutare i meno esperti alla degustazione e riprendendo una tradizione dei vinificatori californiani, l’azienda ha proposto, in splendida mostra, gli odori e i sapori che caratterizzano i propri vini: frutti di bosco, frutta secca, spezie, marmellate, erbe…

Proseguiamo il nostro viaggio lungo le splendide colline atriane ed incontriamo sul nostro cammino l’azienda agricola Centorame, nata di recente dalla passione e dallo spirito imprenditoriale di Lamberto Vannucci. Anche qui notiamo subito una forte vocazione all’accoglienza e alla disponibilità da parte dei titolari alla visita della cantina. Segnaliamo la presenza di due stand: uno di degustazione del pecorino Hat-Atri di contrada S.Martino e l’altro a cura della Pizzeria Milu’ di Sambuceto, un ottimo esempio di come anche nella pizza si possano valorizzare i nostri prodotti locali. Tra i vini degustati merita sicuramente un plauso il San Michele 2003, un Montepulciano giovane, dell’annata 2003, che ha conseguito il diploma di gran menzione all’ultimo Concorso Enologico Internazionale al Vinitaly.

Quando Chiara inizia ad accusare i primi sintomi di stanchezza lasciamo le colline atriane e ci dirigiamo verso il mare dove ci aspetta l’Azienda Agricola Orlandi Contucci Ponno, casa vitivincola di antichissime origini. Già agli inizi del secolo la famiglia Orlandi Contucci produceva vino sfruttando la propria posizione privilegiata: a pochi chilometri dal mare e a meno di venti dal Gran Sasso gode infatti sia dell'azione termoregolatrice del mare, quanto delle brezze provenienti dall'alta montagna preservando le caratteristiche organolettiche delle uve e donando profumi e “bouquet” ai vini. Caratteristica peculiare dell’azienda è quella di aver impiantato sui propri terreni, di impasto molto simile a quello delle migliori zone del bordolese, uve Sauvignon, Chardonnay e Cabernet senza comunque tralasciare la tradizionale produzione di Montepulciano d’Abruzzo e Trebbiano. Tra i vini degustati meritano sicuramente una menzione speciale il Ghiaiolo, un Sauvignon dei Colli Aprutini e il Colle Funaro, Cabernet dei Colli Aprutini. Anche qui segnaliamo la presenza di sommelier dell’Ais a guidare la degustazione e una discreta disponibilità alla visita guidata della cantina. Da ricordare anche l’abbinamento con il Pane di Prata d’Ansidonia, anche se a causa dell’eccessivo caldo non è stato possibile apprezzarlo in tutte le sue splendide qualità.

Ormai Chiara è sfinita dal sonno; inizia il viaggio di ritorno verso casa, ma sentiamo che questa giornata non è stata inutile: sono proprio le iniziative come queste che ci spingono a continuare nel nostro progetto di valorizzazione delle tradizioni della nostra terra.

                                                                 Vinfar05

 

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