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E' stata una bellissima esperienza quella fatta dall'associazione Agritour Teramo
in Trentino in occasione del settimo Simposio TOP WINE 2950 (www.canazei.org).
La manifestazione che si è svolta interamente nel Rifugio Maria sul Sass Pordoi,
la Terrazza delle Dolomiti, ad un'altitudine di quasi 3.000 metri è organizzata
dalla Società Incremento Turistico Canazei, dall'Associazione Vignaioli del
Trentino, dai Sommelier di Fassa e Fiemme e dalla Condotta Slow Food Val di
Fiemme e Fassa. In una cornice naturalistica di rara bellezza, le Dolomiti,
assistiti da un tempo meraviglioso e con un'affluenza di pubblico senza
precedenti (sfiorate le 1.000
presenze record assoluto delle 7 edizioni) c'erano tutte le premesse per vivere
una giornata indimenticabile. Sì perchè il clima che si crea in quest'evento,
soprattutto dopo aver fatto le prime degustazioni enologiche, è davvero unico;
da un lato la presenza dei migliori vignaioli trentini (clicca
qui per vedere la lista delle aziende presenti), vero fulcro del
simposio, con al seguito le loro produzioni di grandi vini bianchi come il Traminer
aromatico, lo Chardonnay, il Sauvignon Blanc, il Pinot Grigio, il Muller Thurgau,
il Riesling Trentino, ed eccellenti rossi sia internazionali come il Merlot, il
Cabernet Franc, il Pinot Nero, e il Cabernet Sauvignon, sia autoctoni come il
Lagrein, la Schiava, il Rebo tanto per citarne alcuni, dall'altro
i prodotti della gastronomia locale con i formaggi del Caseificio di Campitello
di Fassa, gli insaccati dell'azienda Martin Speck di San Lugano (BZ) ed i
prodotti da forno del Panificio Boninsegna. Armati dunque del calice da
degustazione, non c'era che l'imbarazzo della scelta tra vini trentini bianchi,
rossi e da meditazione consigliati dai sapienti maestri vignaioli trentini e
dagli esperti degustatori dell'associazione italiana sommeliers. Questa, dunque,
l'atmosfera in cui si collocava la nostra presenza che, grazie alla
collaborazione nata con la condotta Slow Food della Val di Fassa e Fiemme, ci ha
portati fin quassù per promuovere non solo le produzioni dei Presidi del Gusto
Slow Food in Abruzzo, ma anche altre punte d'eccellenza della gastronomia
abruzzese, meno conosciute ma non per questo meno meritevoli, tutte presentate
nelle splendide ceramiche d'arte dell'azienda SACA;
chi si è fermato, con curiosità, al nostro tavolo, ha potuto assaggiare un'ampia
varietà di prodotti tipici della nostra terra, dall'olio
extra vergine d'oliva delle Colline Pretuziane (nuovo di riconoscimento
"DOP") alle tante e diverse qualità di pane del Panificio di
Prata (di Kamut azzimo, di orzo, tipo caserreccio, di mais, ecc.), dal montepulciano
d'Abruzzo dell'azienda Monti
(su tutti il fantastico Pignotto) agli
insaccati e all'assogna di Nerito dell'azienda D'Egidio Flora, dalle confetture
e gli sciroppi di frutti di bosco della Cooperativa Alto Vomano di Senarica alle
5 produzioni sostenute da Slow Food in Abruzzo: la mortadellina di Campotosto
(note anche con il colorito nome di coglioni di mulo per via della forma
e della vendita a coppia), il Pecorino di Farindola (produzione forse unica al
mondo per l'utilizzo nella fase di produzione del caglio di maiale al posto del
tradizionale caglio di vitello utilizzato per altri pecorini), il Canestrato di
Castel del Monte (pecorino delle zone interne dell'aquilano, nelle tre varianti
semi stagionato, a lunga stagionatura e conservato sotto crusca), le Lenticchie
di Santo Stefano di Sessanio (apprezzate per la particolarità di essere
minuscole ma molto saporite) e la Ventricina di Vasto che rappresenta una
produzione di culto per gli amanti della carne di suino. Speriamo proprio di
poter bissare in futuro questa splendida trasferta, nel frattempo non possiamo
fare a meno di ringraziare tutte le aziende che hanno partecipato all'iniziativa
attraverso i loro prodotti ma anche chi ha reso possibile questo splendido
scambio di culture, in particolare gli amici Faustino, Erminio e Giuliano (alias
Lupetto) che
salutiamo con grande affetto per la calorosa accoglienza riservataci, così come
ringraziamo Angelo e sua moglie del garnì Enrosadira, e tutti gli organizzatori ed i visitatori di questa manifestazione, forse unica nel
suo genere, per l'interesse mostrato nei confronti
dei prodotti del nostro caro Abruzzo.
Alf 2005
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