Anche questo è un locale storico della provincia teramana, nel tempo si è spostato dall'originaria struttura, guadagnando in termini di spazio sia all'interno che all'esterno della trattoria. Conosciuto per i la specialità dei gamberi di fiume, stasera sarà “Porcellino" di nome e di fatto perchè nel 2012 abbiamo deciso di inaugurare le serate monotematiche, lo facciamo con una cena a base di maiale e non potevamo scegliere posto migliore per farlo. Partner del locale e nostro gradito ospite, Manuel Casimirri, titolare dell'omonima azienda vinicola che ha offerto i vini in abbinamento ai piatti della serata. La carrellata di portate inizia con un trittico di antipasti: lonza, salame e ventricina, quantomai azzeccati per iniziare la cena, esemplare salsiccia di  cotechino con lenticchie patate e alloro, e delle tradizionalissime verze con costatella manco a dirlo di maiale. Constatiamo con piacere che non siamo gli unici a beneficiare del suino, visto che dalla cucina esce in sala una fumante porchetta; ma torniamo a noi, e passiamo ai primi: tagliolini fagioli e cotiche e spaghetti al guanciale e pecorino. Ci fermiamo qualche minuto per ascoltare Claudio che ci parla del rito della maialatura nella tradizione abruzzese; si congeda con la ricetta delle salsicce (carne e fegato) lo ringraziamo per i preziosi suggerimenti culinari. Ad attenderci in tavola c'è un piatto storico, emblema della cucina povera teramana, la n'docca n'docca che fa da apripista ai secondi, lo spezzatino di maiale al rosmarino e la salsiccia di fegato alla brace. Nel frattempo Luca è impaziente di entrare a far parte dell'associazione e lo fa onorando fino alla fine, non senza fatica, il rito del Capitano Paff ... coriaceo. C'è proprio bisogno di un bel dolce per chiudere in bellezza la cena e lo facciamo assaggiando i ravioli dolci alla cannella. Non ci resta che salutare Gianluca e gli amici del Porcellino, e darvi appuntamento al prossimo tema ... pardon mese. Buon agritour a tutti!!!!

Alf 2012