Numero 4 Aprile 2001 Disegno
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Il fascino discreto del Cerasuolo di Ruggero Gorgoglione Il Colore del vino è certamente uno dei suoi attributi più invitanti, quelo rosso rappresenta comunemente il "vino", il vero vino. Tra questi si torvano tutti o quasi tutti i colori del rosso: la tavolozza è vasta e riproduce le tonalità rosse dei frutti conosciuti. Il rosso ciliegia è uno di questi ed è il colore tipico di un vino abruzzese che questo prende il nome: Cersauolo. Nasce dai Colli Aprutini, considerati il più bel tratturo dell'ltalia peninsulare, accarezzati dal fresco alito delle brezze marine e si distingue per duttile nervosità, delicato profumo di cerasa, fine eleganza, morbidezza e gradevolezza, accentuata fruttosità dovuta al leggero carattere tannico da cui è caratterizzato ( il tannino tende a attenuare il sapore fruttato ), armonico, di fresca beva, caratterizzato da un leggero retrogusto mandorlato e complessivamente di gusto che, attualmente, tende a diffondersi tra i giovani. È sbagliato attribuire questo vino alla categoria dei rosati come sbagliato è ritenerlo un vino secondario, il fratello minore del più noto Montepulciano d' Abruzzo da cui, peraltro, deriva. Infatti il Cerasuolo, nome che di per se evoca piaceri all'occhio, all'olfatto, al gusto, e un Montepulciano d' Abruzzo ottenuto con un particolare sistema di vinificazione che prevede un limitato periodo di fermentazione sulle bucce in modo da diminuire la presenza di antociani, quelli che determinano la colorazione del vino, assieme agli acidi organici ed inorganici del mosto. Così scriveva, nei lontani anni settanta, Mario Soldati: "...assaggiamo i vini del Cerreto. Sono due: il Montepulciano d' Abruzzo e il Cerasuolo. Tutti e due di prim'ordine. Se proprio devo preferirne uno, è il Cerasuolo. ..Lo riprovo oggi, a mesi di distanza. È un vino straordinario: leggero, appena abboccato, buono in qualsiasi occasione: fuori pasto e a pasto, come aperitivo e come digestivo, sugli hors-d'oeuvres, sulle minestre, col pesce, colla carne… Se una legge mi obbligasse ad acquistare un vino solo, candidato preferenziale sarebbe il Cerasuolo". Non è pubblicità d'autore ma esattamente ciò che provava il grande regista -scrittore che con il vino aveva un forte rapporto d'amore, una vera e propria passione. |
I progressi qualitativi apportati alla produzione di questo vino sono decisamente buoni anche se una maggiore attenzione e considerazione da parte dei produttori lo porterebbe a riscuotere maggiori consensi da un mercato particolarmente sensibile a vini di grande versatilità qual è il Cerasuolo particolarmente adatto ad essere abbinato ai piatti della cucina a italiana sia nelle circostanze solenni che in quelle meno importanti, sia con piatti della cucina marinara che con quelli delle carni bianche, sia con i primi piatti anche a base di legumi che con le gustose merende di salumi e freschi pecorini. Sarebbe auspicabile, inoltre, che le Istituzioni attivassero le procedure necessarie per ottenere il riconoscimento di una 4^DOC abruzzese che, con la denominazione di Cerasuolo d'Abruzzo, togliesse il consumatore da ogni confusione, da qualsiasi fraintendimento fino a indurlo a non considerarlo un Montepulciano d' Abruzzo di colore un po' scarico, un rosato per intenderci, ma un vino diverso, particolare, più comprensivo nella sua chiave di lettura, più facile nella sua immediata beva, più estivo nei confronti degli altri vini rossi. Una rivisitazione nel modo di fare questo vino (più basse rese per una maggiore corposità, più accentuata fruttosità) e una radicale operazione di marketing che lo porti sui mercati con una immagine diversa, nuova, moderna, sarebbero operazioni utili per affrontare con determinazione un mercato si difficile ma anche pronto ad accogliere favorevolmente quelle novità enologiche più vicine ai gusti di vini moderni e beverini. Andare verso il mercato! È questo l'imperativo di una buona strategia commerciale Oggi il mercato non è fatto solo da vini di Formula l,che alla noblesse oblige del proprio DNA abbinano prezzi non sempre sostenibili dalla maggior parte dei consumatori; il mercato esige anche, e soprattutto, la presenza di vini godibili nella loro gradevolezza, immediati nel comunicare piacevoli sensazioni sensoriali e con un ragionevole rapporto qualità-prezzo Il Cerasuolo d' Abruzzo (mi piace chiamarlo cosi sfuggendo alle rigide regole della legislazione vigente ) è il vino che più si presta ad accogliere tutte queste caratteristiche e, quindi, destinato a rafforzare la sua identità e il suo successo. In questi ultimi tempi sono apparse sul mercato bottiglie di Cerasuolo che esprimono ampiamente le tesi poc'anzi esposte e ciò può essere premessa per un maggior convincimento e un più deciso atteggiamento anche per quei produttori che vogliono trovare in questo particolare vino quelle ragioni di successo che, in questi ultimi anni, accompagnano la produzione vitivinicola dell'intera regione. |
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