Numero 7 Maggio 2003

Disegno copertina:
Sandro Visca

 

SUA MAESTA' IL MONTEPULCIANO D'ABRUZZO
COLLINE TERAMANE DOCG

di Ruggero Gorgoglione

E' dal 1992 che il Montepulciano d'Abruzzo DOC può avvalersi dell'indicazione della sottozona "Colline Teramane" riferito al vino prodotto nei terreni collinari della provincia di Teramo.
Un riconoscimento che ci si augurava fosse premessa per l'altro di ancor più vasto prestigio: la Denominazione di Origine Controllata e Garantita e a premiare l'impegno e le speranze dei produttori del Teramano giunge, con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del 12 novembre 2002 del parere favorevole del Comitato Nazionale per la Tutela e la Valorizzazione dei Vini, l'ambìta promozione.

Il Montepulciano d'Abruzzo Colline Teramane DOCG entra, quindi, a far parte di quel ristretto numero élitario di vini italiani contraddistinti dalla fascette colorate apposte sulla capsula che ricopre il tappo (sono 13, finora, le docg riconosciute) che portano nomi come il Brunello di Montalcino, il Chianti, il Barolo, il Barbaresco, il Gattinara e così via.

La DOCG, concepita come un onore per quei vini che possono fregiarsene, obbliga all'osservanza di un disciplinare più esigente per garantirne l'assoluta autenticità e che, nel caso del Montepulciano Colline Teramane, prevede la vinificazione con uve Montepulciano ( 10% massimo di uve Sangiovese ), rese non superiori ai 90 ql. per ettaro, impianti di almeno 3.500 ceppi per ettaro, divieto dell'allevamento a tendone per i nuovi impianti, vinificazione all'interno della zona di produzione e immissione sul mercato non prima dei 3 anni successivi alla vendemmia a iniziare da quella del 2003.

Viene così maggiormente evidenziata la produzione vinicola di un territorio che è unanimemente riconosciuto come particolarmente vocato per la produzione di vini di qualità e che i produttori, con questo riconoscimento, sapranno ulteriormente migliorare nella consapevolezza che il potenziale del vitigno Montepulciano è altissimo e in grado di produrre uno dei migliori rossi d'Italia. Se è vero che nel vino si ritrovano la storia dell'uomo e del territorio a cui appartiene, questo riconoscimento è attribuibile soprattutto alla volontà, alla costanza, alla passione e all'impegno di produttori fortemente legati alla loro terra, una terra generosa che meriterebbe di essere maggiormente conosciuta non solo per le sue peculiarità morfologiche e pedoclimatiche ma anche per i suoi valori artistici, storici e paesaggistici.

MONTEPULCIANO D'ABRUZZO COLLINE TERAMANE DOCG : vino dal color rosso rubino intenso con lievi sfumature violacee, profumo caratteristico, etereo, persistente e sapore asciutto, pieno, robusto con una vena di elegante armonicità e morbidezza. Si esalta nell'abbinamento con importanti piatti di carni ( gli Arrosti in particolare ) e con la cucina teramana ( Agnello in primis ).