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Trattoria
"Bosco Martese"
Dove si Trova:
- F.ne Imposte - Rocca Santa Maria(TE)
Per prenotare:
-
Tel. 0861.63140 Cell. 327.7407183
Scheda tecnica
Prezzo:
€ 30,00 ca
Servizio:-
Atmosfera:1/2
Cucina:
Vino:
Q/P: -
Totale: -
Soci presenti (11):
Sergio
Altitonante, Luca Di Giammatteo, Massimo Mandolesi, Massimo
Salvatori, Fausto Appicciafuoco, Massimo Franchi, Michelino
Renzi, Piero Di Panfilo, Andrea Cerolini, Raffaele Pelillo, Giacomino Di
Pietro.
Legenda:
Q/P=Qualità/Prezzo
=Insufficiente
=Sufficiente
=Discreto
=Buono
=Ottimo
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Trattoria
"Bosco Martese"
30.11.2012
Quando
l’inverno comincia ad allungare i suoi artigli sull’autunno, il buio
abbraccia il giorno e nell’aria s’addensano profumi che sanno di
brace e di camino, non può mancare il tradizionale appuntamento con
il protagonista incontrastato della tavola nella stagione di mezzo:
il fungo. Perciò siamo tornati sui Monti della Laga per celebrare
questi straordinari organismi spongiformi, capaci di deliziare i
nostri palati e regalarci quei sapori unici di bosco e terra. La
meta scelta nell’occasione è stata la trattoria “Bosco Martese”,
così chiamata in onore di uno dei territori più belli della zona
appenninica, caratterizzato da faggi ed abeti, splendida platea per
il magico spettacolo della cascata della Morricana e luogo simbolo
della Resistenza Teramana. La trattoria, dall’atmosfera calda e
schietta, caratterizzata da una gestione tutta al femminile, ci ha
accolti con un buon bicchiere di rosso piceno della Società Agricola
Ciù Ciù di Offida ed una gustosa pizza lavorata con lievito madre e
farina di farro, che hanno fortemente stimolato l’appetito dei soci.
L’esordio a tavola è stato contrassegnato da antipasti misti
ispirati alla tradizione ed allo straordinario pezzo forte della
serata: il porcino, pardon Boletus Edulis. Il prosciutto crudo e la
lonza nostrani hanno solcato la tavola in compagnia di un ottimo
pecorino con sei mesi di stagionatura, mentre il primo approccio con
il fungo per eccellenza è avvenuto grazie ad una delicata frittata
ed alle immancabili cotolette. La carrellata di antipasti è stata
chiusa da stuzzicanti mazzarelle, che hanno adeguatamente preparato
i nostri palati ad un doppio assaggio di primi piatti conditi
con i porcini. Ogni cena a base di funghi che si rispetti non può
non prevedere le tagliatelle, che nell’occasione sono state fatte a
mano dall’abile cuoca, mentre sono stati un’autentica sorpresa gli
originali ravioli, lavorati con farina di grano duro, ripieni di
ricotta, ortica e noci: un piatto delicato e nel contempo saporito,
caratterizzato dalla freschezza degli ingredienti, in straordinaria
sintonia con il condimento. Frugando nella terminologia sportiva,
l’intervallo ha visto i soci confrontarsi nell’originale concorso “Il
fungo è servito”, mirato ad identificare i funghi più comuni,
abbinando alle immagini i rispettivi nomi scientifici. Alla fine,
per risolvere i casi di pari merito ed assegnare i premi in palio,
si è svolta la prima edizione del “PAFF al contrario”. Il gran
finale si è aperto con un secondo piatto composto da un
pregevole agnello alla brace con contorno di porcini al forno, che
ha lasciato il posto ad una raffinata torta moretta, al caffè
e cacao, accompagnata da gradevoli marroni al rhum. Il tocco finale
è stato affidato, come di consueto, a caffè e genziana.
Il ringraziamento per la bella serata alle cordiali padrone di casa,
ha lasciato il posto ad un “luminoso” congedo a questi monti, per
certi versi misteriosi ma indubbiamente accoglienti, con la mente
già rivolta all’appuntamento di fine anno.
Fappiccia! |