E chi l'avrebbe mai detto che avremmo commentato a due mani questa tappa! E che tappa: iniziamo con la visita ad uno degli ultimi arrivati in tema di microbirrifici, siamo a Senarica nel comune di Crognaleto e stiamo visitando La Casa di Cura, che detta così sembrerebbe una visita psichiatrica, ma in realtà qui ci si cura con le birre. In veste di padrone di casa (n.d.r. qui è Zama a raccontare) il mio amico Alfredo che avendo un conflitto di interessi riprenderà a scrivere all'inizio della cena. Assieme ad Alfredo c'è il socio "nativo" Tonino, assieme ci raccontano i vari passaggi di produzione della birra, l'uso caratteristico dell'acqua pura di montagna e gli ingredienti in gran parte coltivati nella zona. Dopo una generosa degustazione sia dai fermentatori (particolarmente gradita dai soci) che dalle bottiglie, ci incamminiamo verso il locale per la cena. Qui cedo la penna al buon Alfredo che mi ascolta e apriamo le danze ... Il titolare del locale la "Trattoria del Turista" non è nuovo di attività ristoratrici e l'abbiamo già incrociato piacevolmente in almeno tre attività precedenti, quindi lecito aspettarsi che non ci deluderà con la sua cucina. Si parte dai generosi e sostanziosi antipasti che una volta rappresentavano il pasto rigenerante dopo i duri lavori di montagna: zampette di maiale in bianco, fagioli con cotiche ripassate al forno, coratella d'agnello, pancetta rosolata su bruschetta e polentina con porcini. Proseguiamo la serata con un bis di primi: una pappardella salsiccia, funghi e tartufo, e degli gnocchi al sugo e con carne di castrato.  questo punto visto che dovrei fare le veci del cerimoniere cedo di nuovo la penna al collega Zama. Qui Zama, presente, ben quattro Paff dall'angolo nord della sala si alzano con fare timoroso e seppur con qualche indecisione portano a termine la fatica della storica iniziazione. Siamo quindi pronti per il secondo, un particolarissimo maialino al forno al finocchio selvatico con patate al coppo avvolte su pancetta. Che dire grasso che cola, per fortuna la prova costume è ancora lontana. Tanto per chiudere la serata un tris di dolci: non possiamo farcelo mancare: e allora tiramisù, pizzadolce e strudel di mele. Detto questo, concordo con il mio amico Alfredo (confermo) che una genziana ci sta tutta, e forse anche la birra che sgrassa nel bar di fronte. Non ci resta che augurare un buon agritour a tutti!