al Vinitaly 2005
Premiate le aziende teramane
E’ tornato, anche se lo raccontiamo con un po’ di ritardo, il Vinitaly, la più importante manifestazione fieristica dedicata al mondo del vino. Sicuramente motivo d’orgoglio sono i numerosi premi che il Montepulciano d’Abruzzo ha ricevuto e, in particolare, quello prodotto nelle nostre colline teramane. Le giurie quest’anno hanno voluto riconoscere i meriti dei nostri vignaioli che hanno lavorato alacremente per ottenere un prodotto di elevata qualità. Partiamo con il citare un’azienda giovane, l’Azienda Agricola Centorame di Lamberto Vannucci che ha conseguito il diploma di gran menzione con il suo San Michele 2003, un Montepulciano giovane, dell’annata 2003, molto gradevole sia come profumo che ricorda molto i frutti rossi, che in bocca dove manifesta tutta la sua piacevolezza. Sicuramente interessante anche il Castellum Vetis, affinato lungamente in barriques di primo passaggio altra dimostrazione della capacità della nostra provincia di produrre vini molto raffinati.
Anche l’Azienda Agricola San Lorenzo ottiene due diplomi di gran menzione con l’Antares 2002 Montepulciano e l’Escol 2001, futuro Colline Teramane DOCG. Il primo di colore rosso rubino intenso con sfumature violacee, dal sentore di frutta matura e confettura, si rivela in bocca morbido, equilibrato, persistente e leggermente tannico; il secondo, invece, mostra un colore impenetrabile, intenso e al naso mostra in tutta la sua fierezza l’immensa gamma di profumi che caratterizzano un vino ben strutturato, il cui gusto in bocca non viene coperto dalle barriques francesi in cui riposa per ben 24 mesi. Entrambi i vini possono tranquillamente accompagnare arrosti e carni molto elaborate, con cui un buon bicchiere di vino pulisce la bocca in maniera davvero piacevole.
Quest’anno non poteva mancare l’Azienda Agricola Antonio ed Elio Monti che consegue due diplomi di gr
an menzione: uno con l’ormai famoso Pignotto, annata 2002, Montepulciano Colline Teramane e un altro con Rio Moro, sempre 2002, un Controguerra DOC che mostra la schiettezza e la fierezza della nostra terra. Occorre ricordare che in Abruzzo esistono solo tre doc: il trebbiano, il Montepulciano e il Controguerra. Perciò, il riconoscimento a Rio Moro non è solo un premio alla cantina, bensì al nostro territorio, produttore di vini di pregevole fattura. In particolare, Rio Moro, è un vino dal carattere deciso e vellutato, una sapiente miscela di Montepulciano, Cabernet, Merlot e Sangiovese, che offre al naso un bouquet di profumi intensi e accattivanti, un gusto piacevole, da non dimenticare.Anche una cantina importante come Dario D’Angelo ha ottenuto il giusto riconoscimento con un diploma di gran menzione e una medaglia di bronzo, con cui è stato premiato un Montepulciano del ’96. Ma è importante anche il diploma di gran menzione ottenuto dal trebbiano Daris 2003, che affina il suo gusto e i suoi profumi in botti di rovere francese (tonneaux) per un periodo di dieci mesi. Il profumo ricorda la vaniglia e il miele e in bocca risulta pieno caldo e aromatico. Si abbina con antipasti, pesce e carni bianche. Non dobbiamo dimenticare, però, neanche il Montepulciano di Strappelli, altra importante cantina teramana, che ha ottenuto due diplomi di gran menzione con il Montepulciano 2001 e con il Celibe 2001.
Un’ultima nota ad un produttore che, seppur non sia stato premiato, sta riscoprendo attraverso la sua attività quei vitigni autoctoni che per molto tempo sono stati dimenticati o usati come vino da taglio. Stiamo parlando dell’Azienda Agricola Di Giovanpietro che ha portato al Vinitaly sia la 'Passerina' che la 'Malvasia' due vitigni tipici della nostra regione e del nostro territorio che altre aziende stanno valorizzando da poco tempo. Dalla prossima vendemmia dovrebbe essere pronto anche il pecorino, un altro vino chiamato così perché i grappoli sembrano proprio il muso di una pecora. In chiusura è necessario ricordare che un vino può piacere o non piacere, ma non lo si può mai definire cattivo, perché rappresenta il frutto dei sacrifici di chi lavora la terra con tanto amore e tantissima passione.
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m.p.p.